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PDND: quanti Comuni hanno aderito e come mettere l’acceleratore

PDND: quanti Comuni hanno aderito e come mettere l’acceleratore
L'intervista di FPA a Luigi Zanella

A un anno dal lancio della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), i risultati ottenuti superano di gran lunga le aspettative iniziali. A maggio 2024, oltre 5.900 dei 7.904 Comuni italiani erano già iscritti alla PDND, con più di 6.500 e-services già disponibili nel catalogo. Attualmente, il numero di e-services pubblicati ha visto un notevole incremento, superando i 7.700.

Questo trend positivo indica chiaramente come un numero sempre maggiore di amministrazioni locali stia adottando la digitalizzazione per semplificare l’interazione con i cittadini, migliorare la trasparenza e costruire una Pubblica Amministrazione più connessa, efficiente e orientata ai bisogni di cittadini e imprese.

Luigi Zanella Deda Next a ForumPA

Il nostro Luigi Zanella, Head of Business Development & Innovation, intervistato da FPA, ha sottolineato l’importanza di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla PDND. Per ottenere risultati ottimali, è essenziale che la piattaforma sia integrata nei sistemi gestionali degli enti locali, in modo da rendere i dati facilmente accessibili garantendo così un’interazione più fluida con i cittadini, offrendo servizi online di alta qualità e migliorando anche l’efficienza interna delle Amministrazioni. Solo con una piena integrazione, la PDND potrà giocare un ruolo significativo nella modernizzazione e nel rafforzamento della PA.

“Ad oggi i Comuni e le Regioni hanno esposto oltre 7.700 API di servizi sul catalogo degli e-services. Alcune più di altre avranno un impatto notevole sulla semplificazione dei processi e sarà utile averle già tecnicamente integrate sui sistemi gestionali dei singoli Enti” spiega Zanella, ma per far sì che questo accada è indispensabile che vi siano standard chiari.

L'importanza di una visione sistemica

In Deda Next crediamo che comprendere e valutare i progressi nella trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione possa fornire spunti preziosi per ulteriori sviluppi e miglioramenti. Per questo motivo, insieme a FPA, abbiamo introdotto nell’ultima edizione della Ricerca Ca.Re l’indice di misurazione relativo alla PDND.

“L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di misurare l’evoluzione della PDND non solo dal punto di vista dei Comuni che pubblicano i propri e-services, ma soprattutto da quello degli Enti locali che utilizzano le informazioni pubblicate dalle Amministrazioni centrali per creare nuovo valore”, così Luigi Zanella che aggiunge: “Gli Enti locali stanno infatti scoprendo che i dati disponibili sulla PDND sono moltissimi e che il loro utilizzo può risultare estremamente vantaggioso per ridurre la burocrazia e offrire servizi di qualità”.

Ma come accelerare questa rivoluzione?

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